Page 51 - Vivere... il turismo in Italia
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quartiere Angarano, e donato al Comune nel 1969. Realizzato a partire dal XV secolo e appartenuto alla famiglia veneziana dei Veggia che fece costruire un giardino ricco di statue allegoriche, percorsi prospettici, e fontane secondo il gusto cinquecentesco, al suo interno è possibile visitare, all’ultimo piano, Mondo Animale, una mostra permanente che raccoglie una piccola ma significativa collezione zoologica di mammiferi rari, affidata ai Musei Civici in deposito permanente dal servizio CITES.
Restiamo ancora in Veneto con una piccola ma preziosa città gioiello racchiusa tra Po e Adige: Rovigo, ricca di palazzi e chiese e dal piacevole centro storico da percorrere tranquillamente a piedi.
Ed è proprio passeggiando per la città, che ci si troverà immersi tra splendide piazze, come
Piazza Vittorio Emanuele II, con la statua dedicata e la colonna eretta all’inizio del 500 con in cima il tipico leone di San Marco,
Piazza Garibaldi, dove pare siano nascoste all’interno del monumento in bronzo, due corone rovesciate in segno di spre- gio alla monarchia,
Piazza Matteotti, che racchiude le rovine del Castello Medievale di cui sono sopravvissute Torre Donà e Torre Grimani o Mozza, entrambe pendenti
Piazza Merlin, con il suo giardino pubblico, una fontana adornata da fiori e l’accesso al Mercato Coperto.
Una delle vie più caratteristiche di Rovigo è Via Angeli che, con i suoi portici e le sue botteghe, insieme a Via Cavour e Via Badaloni, rappresenta il trittico delle vie porticate che collegano la piazza con le 3 porte urbane: Porta San Giovanni, Porta San Bortolo e Porta Arquà.
Tra gli edifici religiosi più preziosi dal punto di vista artistico, troviamo la Chiesa della Beata Vergine del Soccorso, risalente al 1594, che ospita una interessante galleria di opere d’arte che ripercorrono la pittura veneta del 1600.
Il Duomo di Rovigo, dedicato a Santo Stefano, ha una strut- tura che risale a prima dell’anno 1000, anche se fu ricostruito nel 1461 e nel 1969; l’unica parete in mattoni ospita il portale dell’800 e una statua di Gesù.
La Chiesa dei Santi Francesco e Giustina, un edificio che ha subito numerosi rifacimenti nel corso dei secoli, e che custodisce molte preziose opere d’arte, tra cui una suggestiva Pietà di Tullio Lombardo.
Oltre al pregevole Palazzo Roverella, a cui interno visitare una straordinaria galleria d’arte moderna, e a Palazzo Roncale, che espone collezioni di artisti del 900, vi consigliamo il Museo dei Grandi Fiumi.
Varcata la soglia dell’ex Monastero Olivetano di San Bartolo- meo, vi immergerete letteralmente in un’altra dimensione e nella
quiete dei chiostri e dei cortili, godrete di un percorso espositivo fatto di installazioni multimediali e plastici che celebrano la terra del Polesine e che raccontano la città attraverso 5 periodi storici, dall’Età del Bronzo al Rinascimento.
Non andatevene da questa regione senza aver fatto tappa a Vicenza, una città la cui storia è strettamente legata a quella di Andrea di Pietro della Gondola, più noto come Palladio, ovvero colui che ha avuto l’onore di trasformarne l’architettura in un modello di riferimento per tutta l’Europa moderna.
Massima espressione del genio creativo del grande architetto cinquecentesco sono la Basilica Palladiana, simbolo della città e capolavoro rinascimentale, Palazzo Chiericati, storica residenza nobiliare dei conti Chiericati e oggi sede del Museo Civico di Vicenza, e il Teatro Olimpico, il più antico teatro coperto in mura- tura al mondo.
Friuli Venezia Giulia, crocevia di culture
Stretta tra Dolomiti Friulane, Alto Adriatico, Austria e Slove- nia, il Friuli Venezia Giulia ha l’atmosfera tipica delle regioni di confine dove spesso le contaminazioni forgiano un carattere unico e speciale.
Ne abbiamo un chiaro esempio a Trieste, capoluogo appa- rentemente aspro con il suo sferzante vento di Bora, ma in realtà rassicurante rifugio da assaporare passeggiando tranquillamente a piedi nella iconica Piazza dell’Unità d’Italia, affacciata direttamente sul golfo di Trieste.
Con i suoi oltre 12mila metri quadrati di superficie, Piazza Unità d’Italia è una delle piazze più belle d’Europa e viene chia- mata dai triestini il salotto della città non a caso: a fare da cornice alla Fontana dei Quattro Continenti, situata al centro, si affac- ciano gli edifici in stile liberty, neoclassico e gotico, come il Muni- cipio, Palazzo Pitteri, Palazzo della Regione, Palazzo del Governo, Palazzo Stratti e Palazzo Modello.
Percorrendo invece il Canal Grande, il canale di Trieste che sfocia nel Mar Adriatico, oltre a numerosi locali dove soffermarsi per una colazione o un aperitivo, si arriva al quartiere Teresiano, la cosiddetta città nuova, sorta per volere dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria.
Qui la Trieste del 700 è un mosaico ordinato di vie che portano a grandi piazze, come Piazza della Borsa, su cui sorge il Palazzo della Borsa Vecchia, dalla forma che rimanda a quelle di un tempio greco, e il Palazzo del Tergesteo, notevole opera neoclas- sica.
Pochi passi vi separeranno dal principale Teatro della città intitolato a Giuseppe Verdi, costruito su progetto di Giannantonio Selva e di Matteo Persch a fine 700.
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